Magna divisa Corilionis

 

 

Varianti

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Identificazione

Territorio di Corleone.

Ubicazione

Sovrapponendo la lunga descrizione del rollo con gli odierni confini del comune di Corleone, si deduce facilmente che la divisa medievale si estendesse a nord, tra gli attuali comuni di Monreale e Godrano; ad est tra Mezzoiuso, Campofelice di Fitalia e Prizzi; a sud tra Palazzo Adriano, Chiusa Sclafani, Bisacquino e Contessa Entellina; ad ovest Roccamena.

Traduzione

La grande divisa di Corleone inizia dalla testa del fiume Santagano sotto la collina dei Serpenti, va lungo il fiume sino a che raggiunge Haiarzeneti, si congiunge al fiume Benzurra, va al vallone Garik, a Rahalbahari che si trova nelle pertinenze di Jato ma è in possesso di uomini di Corleone, scende col fiume Sibei sino a che si congiunge col corso d’acqua che scende dalla parte occidentale della chiesa, e questa chiesa è all’interno dei confini di Jato; il confine scende lungo il fiume sino al punto in cui sbocca l’acqua proveniente da Rahaltor, e sale lungo il fiume di Rahaltor sino al predetto casale; va verso sud lungo il fiume sino alla collina Sellebe, sino alle sorgenti Hayses, al campo dei frassini, al casale di Abdella, alla portella Dardarambrun e va lungo la grande via pubblica che proviene da Adriano, e va alla portella che sovrasta la sorgente Sahan e gira attorno al bosco che si trova vicino al casale di Allun, sale alla portella del Vento, scende a Meles e va al fiume grande che scende da Prizzi; sale lungo il fiume sino al mulino Deru, va alla collina Bumensur, sale con la via pubblica sino allo stretto Sicalbe; sale lungo il monte sino alle sorgenti delle rupi, va al bosco, alle sorgenti Zufeizefe, a Mesitamberti; va alla cima del monte sino a che si raggiunge il corso d’acqua del vallone Palumbu e qui si congiunge con i confini di Prizzi; sale in linea retta verso settentrione alla collina dei Lupi dove c’è la grotta Backie e scende verso est  all’inizio della palude Lebuli, e va con il corso delle acque della palude, passa tra la pietra grande e Cassaro, e questo Cassaro è all’interno dei confini di Corleone e la pietra grande all’interno dei confini di Prizzi; scende verso oriente lungo il corso d’acqua sopradetto sino alla via di Adriano, va lungo la via sino alla pietra Stiles, e questa pietra è all’interno dei confini di Prizzi; va lungo la via e attraversa il fiume che scende da Raya, va lungo la via sino all’estremità del corso d’acqua che scende dalla sorgente dei Cavalli, sale lungo il corso d’acqua sino alla sorgente sopradetta, va sino all’aia Benkaraha e la stessa aia è all’interno dei confini di Corleone; divide in due il campo pianeggiante sino allo stretto, sino allo stretto di Yelbes che si trova nella terra di Benhukcabe, sale verso occidente lungo la serra sino alla cima del monticello alto, sino alla parte orientale dello stretto Yad: le acque che scorrono a oriente della via appartengono a Prizzi; e va sopra la coltivazione di buagine, alla scala della vecchia Briaca, sino all’aia di Benhuleye; va lungo la via pubblica sino a che si attraversano le rovine deserte della vecchia Briaca nella parte alta della sorgente, e la sorgente è all’interno dei confini di Prizzi e le acque che scorrono nelle predette rovine appartengono a Prizzi; e va verso nord sino alla collina chiamata Haddedin Briace, e va al vallone nel quale confluisce l’acqua della sorgente Ullica, e poi va verso settentrione alla grande pietra piantata che si trova sopra la grotta Buierat, e va in linea retta verso settentrione alla pietra Ebiagine dove vi sono i fichi, e va al monticello dove vi sono le grandi pietre, e va alla pietra piantata quasi charassata che si trova nel terreno pianeggiante del figlio di Deidami; va al casale Kasem e la sorgente Fersa, che è all’interno dei confini di Prizzi mentre il casale all’interno dei confini di Corleone; va lungo la via sino al vallone Bensebib, va lungo la via pubblica che porta da Palermo a Briaca, e va verso settentrione lungo la via pubblica sino alla sorgente Pireri, e attraversa il fiume Sulle, e sale lungo il monte sino a Marcadmahad, sino alla pietra Billiene; e va a Nadur Elgurab al monte Ballot e qui ci si congiunge col monte Zurara e sale alla sommità del monte: le acque che scorrono dalla collina Ballot nonché quelle che scorrono nella parte meridionale e occidentale del monte Zurara appartengono a Corleone, quelle orientali e occidentali appartengono a Casum; va lungo la sommità del monte e scende alla rocca di Busambra e questa rocca è all’interno dei confini di Corleone; scende in linea retta verso occidente sino a che ci si congiunge con il fiume proveniente dalla collina dei Serpenti. Chiusura dei confini.

 

Descrizione

 

Il territorio medievale – attraversato dal fiume Belice – era dominato dalla maestosa Rocca Busambra e da Pizzo Pirrello e circondato da una corona di altopiani formato dalla Montagna dei Cavalli, dal monte Cardellia e dal monte Barraù.

I confini riportati nel rollo del 1182 indicano l’inizio della circoscrizione nella testa del Belice sinistro, proseguendo sino alla Pietra dello Zanata e alla congiunzione col fosso del Bicchinello; il confine si spostava poi verso Monte Poira e seguiva il corso del fiume Sibei sino al punto in cui incontrava il il torrente Realbate e l’omonimo casale; scendeva poi a sud sino alla collina dei Ladroni e al casale di Abdella, percorrendo la grande via pubblica proveniente da Adriano. Da qui il confine circumnavigava un bosco nei pressi del casale Allun, risaliva verso portella del Vento e incontrava il mulino Deru, continuando lungo la via pubblica sino allo stretto Sicalbe e pervenendo al corso d’acqua del vallone Palumbu e qui congiungendosi con i confini del territorio di Prizzi. A nord continuava verso la collina della Vecchia Briaca ed una collina contraddistinta da una pietra piantata “quasi charassata” - termine arabo che potrebbe avere il significato di pietra bucata, incisa - ; il confine proseguiva lungo la via pubblica Palermo-Briaca sino al fiume di Termini e alla Rocca Busambra dove, fiancheggiando la tenuta di Pizzo di Casi, terminava il territorio.

I percorsi stradali sul territorio di Monreale

I casali di Santa Maria Nuova

Le fortificazioni sul territorio di Monreale

Insediamenti rupestri

 

 

 

 

Notizie

 

La Magna Divisa Corilionis attestata nel rollo del 1182 era un grosso distretto posto a controllo delle arterie principali, e quindi strategiche, della Sicilia: comprendendo al suo interno le divise di Haiarzeneti, Ialcii, Fantasine e dell’ospedale di S. Agnese, la circoscrizione di Corleone contava 23 casali.

 

Anteriormente l’assegnazione all’arcidiocesi di Monreale era appartenuto alla Chiesa di Agrigento prima e a quella di Palermo poi. Nello stesso 1182 la diocesi di Agrigento cede le decime detenute sul territorio a S. Maria Nova di Monreale.

 

 

Nel 1208, il territorio è occupato dai musulmani insorti contro Federico II e l’arcivescovato di Monreale; in seguito alla deportazione dei ribelli, nel 1237 viene ripopolato per volere di Federico II da una colonia di lombardi. Nel 1249 torna al demanio. Tra il 1440 ed il 1447 è un borgo feudale di proprietà di Federico Ventimiglia.

Per i rapporti tra Monreale e Corleone(tutti della seconda metà del XIII secolo) cfr.

 

 

  • Castagnano L.G., L’antica Schera oggi Corleone, Palermo 1794.
  • Collura P., Le più antiche carte dell’archivio capitolare di Agrigento. 1092-1282, Palermo 1961.
  • D’Alessandro V., Gli spazi economici della Chiesa nell’Occidente mediterraneo (secc. XII-metà XIV), Pistoia 1999, pp. 259-286.
  • D’Angelo F., Terra e uomini della Sicilia medievale (secoli XI-XIII), in Quaderni Medievali, 6 (1978), pp. 51-94:58.
  • - I casali di Santa Maria la Nuova di Monreale, in Bollettino del Centro di Studi filologici e linguistici siciliani, 12 (1973), p. 333.
  • D’Angelo F., Spatafora F., “La Vecchia” di Corleone, in Federico e la Sicilia, pp. 172-176.
  • Huillard Bréholles J.L.A., Historia Diplomatica Frederici Secundi, 6 voll., Paris 1852-1861, rist. an. Torino 1963, pp. 135-137, 138-141, 695-697.
  • La Corte G., Appunti di toponomastica sul territorio della Chiesa di Monreale nel secolo XII, in Archivio Storico Siciliano, 27 (1902), pp.336-345:342.
  • Mangano S. , Storia di Corleone. Dalle origini ai Normanni, Palermo 1979.
  • Mirazita  I.,   Trecento siciliano da Corleone a Palermo, Napoli, Liguori 2003.
  • Peri I., Signorie feudali della Sicilia normanna, in Archivio Storico Italiano, 110 (1982), pp. 166-203:203.
  • Trasselli C., Schera-Corleone o Monte dei Cavalli?, in Sicilia Archeologica, 7 (1969), pp. 19-28.