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Divisa terrarum Ialcii |
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Varianti |
Ialcium, CalatIalcii, Qal’at at Galsu |
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Identificazione |
Celso. |
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Ubicazione |
Zona di Pizzo Cangialoso; a parte la corrispondenza toponimica, il privilegio monrealese del 1182 localizza qal’at at galsu nelle immediate vicinanze del Monte Barracù: IGM, s. 25/V, Rocche di Rao, f. 258, sez. I-SO.
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Traduzione |
Divisa delle terre di Ialci. Il confine occidentale comincia dalla cima di Herneu, esce alla vigna e gira intorno a Gelso verso nord ai piedi della rocca di Gelso; esce sopra la vigna del notaio Leone, esce lungo il piede del monte sino sopra Dichichi, va alla fontana del canneto sino alla grotta Buhafu, esce alla via che conduce a Raia, esce alla sorgente dei Mazaresi, arriva alla portella di San Pietro, gira attorno al monte Errah, ed esce sino ad Hatar dove si beve il latte che si trova al di sopra del canale Sabuci, esce direttamente salendo alla cima di Burrachu, gira attorno al monte Burrachu: le acque che scorrono a occidente appartengono a questa divisa, quelle ad oriente appartengono a Raya; gira attorno al monte che si trova sopra Bulmarru, scende al guado che si trova nella parte alta di Castana che si trova sulla via pubblica di Corleone di là si ritorna salendo alla collina che c’è nella parte alta di Castana, si va alla portella che c’è di fronte al casale Metreuy. Chiusura dei confini. |
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Descrizione |
Ialcium possedeva una circoscrizione confinante con il monte Burracù, la rocca di Gelso - ovvero l’attuale Pizzo Cangialoso, ad occidente di Raia - ed la divisa Raya. Sul territorio, irrigato dalla sorgente dei Mazaresi, esistevano due vigne.
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Notizie |
Nel 1145 Ĝalsū era una località popolata da 35 villani arabi che nel 1178 – quando il centro viene assegnato alla chiesa di Monreale – diventano 62. La circoscrizione è attestata nel rollo del 1182.
Potrebbe essere lo stesso toponimo che nel 1206 diventerà Celsi, fortezza musulmana ribelle. |
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