Xanadu

In Xanadu, Nelson intrecciava due pensieri differenti, quello ipertestuale e quello intertestuale: qualsiasi frammento di documento sarebbe stato indirizzabile mantenendo però la possibilità della versione originaria e includendo anche un meccanismo per la tutela dei diritti d’autore.

L’idea di Nelson, inizialmente definita dal termine “zippered lists” (elenchi a cerniera) era di facilitare la scrittura non-sequenziale, in cui il lettore potesse scegliere il proprio sentiero attraverso un documento elettronico: gli elenchi avrebbero permesso ai documenti composti di essere formati da parti di altri documenti, secondo un concetto definito trasclusione.

Ted Nelson pubblicò le sue idee nel libro del 1974, Computer Lib/Dream Machines (Cambridge, 1974) e in un’opera successiva, Literary Machines (Cambridge, 1981).

 

  • Ricciardi M., Ipertesto come tecnologia umanistica, in Ipertesti e information retrieval, Lecce, 1999, pagg. 20-21.
  • The New Media Reader, eds. N. Wardrip-Fruin, N. Montfort, Cambridge, Mit Press 2003, pp. 301-307.

Per una presentazione del progetto v.

  • Nelson T.H., Literary Machines 90.1 – Il progetto Xanadu, Padova, Muzzio 1992.

Su Xanadu v. anche

  • Ridi R., Xanadu: l’ipertesto globale fra utopia e realtà, in Università: quale biblioteca? Atti del Seminario-Dibattito, a cura di R. Taiani, Università degli Studi di Trento 1995, pp. 153-161 e il sito internet: http://www.xanadu.com/.