Platea

Col termine giaride o platee, si indica una speciale serie di carte pubbliche contenenti descrizioni territoriali in unione agli elenchi nominativi dei servi e dei villani di una data terra o casale appartenenti al demanio regio o conceduti a chiese, monasteri, vescovati e feudatari.

Dietro questi termini, che non appaiono nella documentazione prima del 1145, si celerebbero delle mappe catastali strutturate secondo i confinigenerali di una data circoscrizione territoriale.

Vera Von Falkenhausen, non rintracciando l’uso della parola plateia né nell’Italia meridionale prenormanna né nel resto dell’Impero d’Oriente, ha ipotizzato che non sia termine bizantino ma piuttosto la traduzione della parola araba ğarida, coniata nell’ambiente grecofono della Sicilia orientale durante la dominazione araba.

Per l’epoca normanno-sveva si conoscono in totale 12 documenti simili: il più antico, redatto nel 1095, 8 di Ruggero II e 3 di Guglielmo II.

Ma altri elenchi vengono indicati in parecchi documenti riguardanti concessioni di terre relative al nuovo assetto fondiario della Sicilia:

del Gran Conte Ruggiero sopravanzano ancora otto altri elenchi nominativi di servi e villani, da lui conceduti fra il 1081 e il 1097 ai vescovi di Traina e Messina, Mileto e Palero, agli eremi di Stilo e d’Arsafia in Calabria, e a Ruggiero Forestal: due in originali, due negli antichi testi greci, ma in copie tarde ed erronee, due in transunti latini e una inserita in una platea confermata il 24 marzo 1145.

C.A. Garufi, Censimento e Catasto della popolazione servile. Nuovi studi e ricerce sull’ordinamento amministrativo dei Normanni in Sicilia nei secoli XI e XII, in Archivio Storico Siciliano, n.s. 49 (1928), pp. 1-100:7.

Il diploma per Monreale, pur dimostrando il valore portante della struttura amministrativa siciliana e di tradizioni cancelleresche preesitenti l’arrivo dei conquistatori normanni, segna anche il tramonto di questa tipologia documentaria,  che infatti non verrà più utilizzata né tantomeno citata nella documentazione siciliana posteriore.

L’ultima attestazione dell’ufficio arabo è una platea dell’aprile 1183, contenente la trascrizione in greco e arabo dei nomi dei villani e borgesi appartenenti a Monreale.

 

 

  • Enzensberger H., Le cancellerie normanne : materiali per la storia della Sicilia musulmana, in Del nuovo sulla Sicilia musulmana. Giornate di Studio (Roma, 3 maggio 1993), pp. 51-67:64.

  • Von Falkenhausen V., L’incidenza della conquista normanna sulla terminologia giuridica e agraria nell’Italia meridionale e in Sicilia, in Medioevo rurale. Sulle tracce della civiltà contadina, pp. 221-245:240-241.

Il regesto della platea del 1183 si trova in

  • Garufi C.A., Catalogo illustrato del Tabulario di S. Maria la Nuova di Monreale in Documenti per servire alla Storia di Sicilia pubblicati a cura della Società Siciliana per la Storia Patria, XIX, Palermo 1902, doc. 45 (Palermo 1183 Aprile I ind), pp. 25-26.

Il Rollum Bullarum

Analisi delle divisae di Monreale

Semiotica dei confini e descrizione del territorio

Bibliografia generale