Chronicon Casauriense

Il Chronicon dell’Abbazia di Casauria, manoscritto pergamenaceo di 272 cc. redatto dal monaco Giovanni di Berardo, è conservato attualmente nella Biblioteca Nazionale di Parigi (cod. ms. 5411).
 

Concepito come cartularium di atti di acquisti, vendite, permute, donazioni nonché di diplomi, lettere regie, bolle papali con cui venivano concessi all’abbazia privilegi rappresenta, con la ricostruzione dell’abbazia, il testamento che l’abate consegna ai posteri.

Fu sottratto ai re aragonesi di Napoli, dov’era pervenuto all’inizio del secolo XV, da Carlo VIII in occasione della spedizione in Italia nel 1494 e faceva parte di quel bottino di opere d’arte che fu portato in Francia.

 

L’opera, dedicata all’abate Leonardo, abbraccia gli anni 866-1182, riportando complessivamente 2153 documenti: il testo documentario di solito occupa la parte centrale della pagina mentre la parte narrativa è contenuta nei margini interni delle singole carte, anche se non sempre c’è corrispondenza sinottica fra testo documentario e cronistico; la scrittura è una stilizzata minuscola di tipo carolino, inconsueta in una regione in cui di solito si trova la beneventana, e spiegabile con l’origine franca del monastero.

 

 

Cfr. l’edizione del Muratori, in Rerum Italicarum Scriptores, 1726, II, 2, pp.776-916.

Il Liber Privilegiorum di Santa Maria Nuova

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