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Terrusii, casalis |
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Varianti |
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Identificazione |
Casale Terrusio. |
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Ubicazione |
Località S. Biagio, Comune di Bisacquino, Pa. |
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Notizie |
Il casale Terrusio, sito nel distretto di Sciacca, era già esistente nel 1151, come attesta la platea rilasciata da Ruggero II ad Adelicia, badessa del monastero di S. Maria Maddalena di Corleone, in cui viene descritto come territorio popolato da trenta villani: il documento (Palermo 6659, 1151 Maggio, Ind. XIV), non trascritto nel liber, è stato regestato da Garufi. I confini del territorio vengono descritti nel documento di assegnazione a Monreale del marzo 1184: a nord dalla fonte Antella fino alle pietre poste lungo fiume Terrusio andando verso località Libichi, la grotta del figlio di Medet e valle Murri; a sud dalla fonte dei salici proseguivano verso le conche Ludiballi e la porta Buskecti Abbes e scendevano poi lungo la cresta verso la fonte Fuchoth e la porta Murtilliti, aggirando Raxaxi e la cima del monte Taye, anche detto Elgueli per incontrare la viam puplicam magnam; ad ovest scendendo al fiume della fonte Dymne eseguendone il corso fino a Scabili e alla fonte della fornace della calce, fino alla pietra del Corvo e ad una località con rovine, dove si incrociava la via per Adriano.
Lo ritroviamo nell’ottobre 1306, quando due documenti ne attestano la restituzione all’abbazia da parte di Giovanni Camerana, che lo deteneva illecitamente.
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