Marandi, iardinus

Varianti

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Identificazione

Giardino Marandi.

Ubicazione

Palermo.

Notizie

Nella tradizione medievale dei giardini siciliani, che riproduce - seppure con dimensioni ridotte - lo stile paesaggistico dei parchi normanni, la cultura islamica manifesta con esemplarità la sua forza e persistenza: il viridarium, segno distintivo delll'aristocrazia urbana, è infatti un luogo di piacere, con i suoi angoli riservati al riposo, ma anche di sperimentazione agricola, sopratutto nell'ambito delle coltivazioni fruttifere.

Viridarium Genoard, da Pietro da Eboli, Liber ad honorem Augusti, miniatura del 1195

Il parco e il castello della Zisa oggi

Proprio la Palermo medievale era nota per i suoi splendidi giardini: l'esempio più famoso è il Viridarium Genoard (Paradiso in Terra), contiguo al palazzo reale della Zisa, e ricordato dal Fazello come uno spazio circolare, protetto da un muro di quasi due miglia, con al centro un grande vivaio di pesci e attraversato da un lungo porticato.

 

Il giardino Marandi fu donato alla chiesa di S. Maria Nova di Monreale da Guglielmo II, con il privilegio di fondazione del 1176.

 

 

Un giardino medievale in una miniatura del XIV secolo

Vera Von Falkenhausen ha rilevato l’ingresso della parola jardinum, frequente soprattutto in Sicilia dove successivamente prenderà il significato di agrumeto e distinto da hortus, proprio nel periodo normanno.

 

  • Bellafiore G., Parchi e giardini della Palermo normanna, Palermo 1996.

  • Bresc H., I giardini palermitani, in Federico II, immagine e potere, Venezia 1995.

  • Cardini F., Miglio M., Nostalgia del Paradiso: il giardino medievale, Roma-Bari 2002.

  • Glossario di alcuni termini arabi pertinenti al giardino e al paesaggio, in L'Agdal di Marrakech, Milano 2000, p. 50.

  • G. Pirrone, L’isola del sole. Architettura dei giardini di Sicilia, Milano 1994.
  • Von Falkenhausen V., L’incidenza della conquista normanna sulla terminologia giuridica e agraria nell’Italia meridionale e in Sicilia, in Medioevo rurale. Sulle tracce della civiltà contadina, a cura di V. Fumagalli, G. Rossetti, Bologna 1980, pp. 221-245:238.