Bulchar, casalis

Varianti

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Identificazione

Casale Bulchar.

Ubicazione

Incerta. Nel privilegio di fondazione è infatti definito “iuxta monasterium” ma non si forniscono né la distanza né altre indicazioni utili per la sua localizzazione. Ferdinando Maurici propone le immediate vicinanze del Comune di Monreale, lungo la vallata del fiume Oreto, mentre Franco D’Angelo, seguendo le indicazioni del Fazello, lo ubica a Costa Buarra, poco prima delle Case della Cresta.

Notizie

Donato a Monreale da Guglielmo II, attraverso il privilegio di fondazione del 15 agosto 1176 , era la più vicina dipendenza di Santa Maria Nuova.

 

La concessione viene approvata da Lucio III, Clemente III, Innocenzo III.

Lucio III:

documenti II.3, II.4

Clemente III:

documento II.13

Innocenzo III:

documento II.20

 

 

 

 

 

 

 

Il casale, la cui collocazione topografica appare controversa, viene menzionato come villaggio da Tommaso Fazello, che recupera un’indicazione fornita nel 977 da Ibn Hawqal: il mercante e geografo, nell’opera Kitāb al-masālik wa l-mamālik (Libro delle vie e dei reami), dopo aver concluso la descrizione di Palermo e delle sue porte, si era infatti soffermato sul territorio di occidente e sulle sue fonti, tra le quali l’Ayn al hadîn (fonte del ferro), che indicava vicina al

villaggio di Balharâ’ ricco di giardini, vigneti, polle e rivi, che vanno ad ingrassare il Wâdî Abbâs.

Sulla scorta di queste indicazioni, Fazello avanzava l’errata ipotesi si trattasse dello stesso sito indicato da un precedente toponimo Segelballarat o Sùq al Balharâ (mercato di Balharâ). È invece più probabile che dietro questo antico toponimo si celi piuttosto l’odierno mercato di Ballarò. Ma già nella seconda edizione della sua opera lo storico  rivedeva le proprie posizioni e ubicava il casale e la relativa contrada sul Cozzo di Boara o Buarra, lungo la via consolare congiungente Partinico e Monreale, a tre chilometri circa dall’abbazia.

Gian Luigi Lello, che scriveva nel 1592, informa che ai suoi tempi il casale si era trasformato in “una hosteria vicino a Monreale tre miglia non lungi dal fiume Lato, che si chiama Bucharra, ritenendo in parte il nome antico”; nel 1702 Michele del Giudice indicava invece il casale a tre miglia da Monreale, stessa distanza a cui risultava distante un certo casale Boarra, indicato come frazione di Monreale e costituito da 14 case sparse, nel censimento del 1871.

 

  • D’Angelo F., Sopravvivenze classiche nell’ubicazione dei casali medievali del territorio della Chiesa di Monreale, in Sicilia Archeologica, IV, 13 (1971), pp. 54-62:62.
  • Di Giovanni V., I casali esistenti nel secolo XII nel territorio della chiesa di Monreale, in Archivio Storico Siciliano, 17 (1892), pp. 438-496, p. 442.
  • Fazello T., Storia di Sicilia. Seconda Deca , presentazione di M. Ganci; introduzione, traduzione e note di A. De Rosalia e G. Nuzzo, Palermo 1992, p. 651.
  • Lello G. L., Historia della Chiesa di Monreale, rist. an. Bologna 1967, p. 282.
  • Lima A.I., Monreale (Palermo), Palermo 1991, p. 8.
  • Maurici F., L’insediamento medievale nel territorio della Provincia di Palermo. Inventario preliminare degli attestati dalle fonti d’archivio (secoli XI-XVI), Palermo 1998, p. 69.
  • Peri I., Città e campagna in Sicilia. I. Dominazione normanna, in Atti dell’Accademia di Scienze, Lettere e Arti di Palermo, s. IV, 13 (1953-1956), I e IV, pp. 9-164:201.
  • Peri I., Signorie feudali della Sicilia normanna, in Archivio Storico Italiano, 110 (1982), pp. 166-203:202.
  • Schirò G., Monreale capitale normanna, Palermo 1978, p. 28.
  • Ibn Hawqal, in Viaggiatori arabi nella Sicilia medievale. Ibn Hawqal – Edrisi – Ibn Giubayr, introduzione di C. Ruta, traduzione di M. Amari, Palermo, E.Di.Bi.Si. 2001, p. 18.