Tommaso Fazello

(Sciacca, 1498 – Palermo, 1570).

Frate domenicano, studiò teologia a Padova. A partire dal 1555 insegnò filosofia presso il Convento di San Domenico di Palermo; contemporaneamente si dedicò alla storia, sollecitato dall'amico romano Paolo Giovio, dando alle stampe, nel 1558, il De Rebus Siculis Decades Duae dedicato a Carlo V, di cui uscirà nel 1574 a Venezia, la traduzione italiana a cura di Remigio Fiorentino.

Il titolo dell'opera è indicativo della sua stessa struttura: la prima decade infatti, ha carattere geografico e descrittivo, mentre la seconda affronta la descrizione della Sicilia in prospettiva storica. Pur venato da sfumature bibliche e non privo di numerose sviste, il racconto itinerante del Fazello ha la validità di una inchiesta condotta in prima persona.

Nella prefazione del suo lavoro lo storico scriveva infatti che il suo intento principale era stato quello di riportare alla luce della memoria “molte castella e città grandissime sepolte con l’aratro sotto rovine e sotto il disfacimento delle fabbriche”: località scomparse non solo per l’inesorabile trascorrere dei secoli, ma anche e soprattutto, sottolineava Fazello perché coperte dai “folti cespugli che erano degli occhi e degli animi de’ nostri tempi”. A questo scopo, a dorso di mulo, Fazello percorse l'isola, riscoprendo numerosi siti archeologici, tra cui l'antica Selinunte e Camarina.

  • Atti del Convegno di studi in onore di Tommaso Fazello per il quinto centenario della nascita (Sciacca, Chiesa di Santa Margherita 12 e 13 dicembre 1998), a cura di N. Allegro, Sciacca 2003.
  • Tramontana S., Una fonte trecentesca nel "De rebus siculis" di Tommaso Fazello e la battaglia di Lipari del 1339, Roma 1962.
  • Vitale M., Tommaso Fazello : la sua vita, il suo tempo, la sua opera. Saggio critico, Palermo 1971.