Ludovico II de Torres

Ludovico II Torres, era stato dapprima vicario generale di Monreale, introdottovi dallo zio paterno Ludovico I, che nel 1574 ne era l’arcivescovo: in questa veste aveva collaborato al sinodo del 1575 e ne aveva curato le Costitutiones. Nel 1588 stesso anno, su proposta del re di Spagna, fu nominato arcivescovo di Monreale, impegnandosi immediatamente nella costruzione di un seminario, completato nell’agosto del 1590, al quale donò la sua ricca biblioteca. Fu anche visitatore Apostolico e Bibliotecario di Santa Romana Chiesa.

A Monreale celebrò otto sinodi, eresse il seminario dei chierici e la Cappella di San Castrense.

Scrisse la Historia della Chiesa di Monreale, che pubblicò nel 1596 col nome di Gian Luigi Lello - suo segretario - a Roma. L'opera fu ristampata una prima volta a Roma nel 1616, una seconda a Palermo nel 1702, con gli ampliamenti di Michele del Giudice e infine a Bologna nel 1967.

L’interesse del Torres per la documentazione monrealese, motivato dalla sua ampia cultura, trova forse una ragione profonda in un episodio della sua giovinezza.

Da una lettera conservata  presso l’Archivio Storico Diocesano di Catania (Catania, Archivio Storico Diocesano, Università degli Studi, sez. 4, fasc. c, lettera di D. Erasmo Siracusa, fol. I r.) si apprende infatti che nel luglio del 1581 l’arcidiacono Ludovico de Torres, trovandosi presso lo Studium catanese per conseguire la laurea in utroque iure, avesse innescato un’accesa polemica con il vescovo Cutelli – documentata anche dagli atti della diocesi – relativa alla presidenza del cancelliere nel collegio dei dottori in sede di laurea, come stabilito nello Statutum Studii del 1449.

Lo Studium catanese

I giurati riformatori e le oligarchie cittadine intendevano far valere la tesi secondo la quale l’ufficio di cancelliere non fosse legato alla dignità del vescovo, ma venisse conferito dagli eletti che, teoricamente, avrebbero potuto eleggere un’altra persona. A questa interpretazione si era appellato il Torres quando aveva inoltrato la richiesta che né il vescovo né il suo delegato presiedessero il collegio dei dottori «per esserli ad esso suspetto».

La diffidenza del Torres nasceva, verosimilmente, dalla controversia giuridica contro l’arcivescovato di Monreale avanzata proprio in quegli anni dal Cutelli, secondo il quale la diocesi di Catania, come sede metropolitica, non poteva essere considerata suffraganea di Monreale.

 

 

Il giovane Ludovico aveva probabilmente temuto che il Cutelli si facesse condizionare dalla sua animosità e influenzasse negativamente i membri del collegio. In effetti, parecchio irritato, il Cutelli pronunziò una solenne scomunica, nella quale venivano coinvolti allo stesso tempo il laureando Ludovico Torres, alcuni magistrati dello Studio, docenti e membri del collegio dei giuristi dottori (Catania, Archivio Storico Diocesano, Tutt’atti, 1580-81, 288r—192v.:290r. ).

Questa breve digressione informa sul valore probativo che la documentazione conservata a Monreale assunse, agli occhi del Torres, una volta laureato.

La questione dell’indipendenza catanese era di vecchia data e a questa si aggiungevano le frequenti contestazioni degli stessi monaci di Santa Maria Nuova e di San Martino delle Scale, con i quali infatti l’arcivescovo non aveva precedentemente esitato ad entrare in urto. Non sarebbe quindi azzardato ipotizzare – tra le stesse motivazioni della seconda stesura del codice Vat.Lat.3880 – proprio l’interesse per il recupero di diritti e giurisdizioni che sembravano, alla fine del XVI secolo, essere seriamente minacciati.

 

Per la biografia dell’arcivescovo Torres si vedano

  • P. Messina, De Torres Ludovico, in Dizionario Biografico degli Italiani,  Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana 1991, pp. 480-483.

  • G. Schirò, Le biblioteche di Monreale: la Biblioteca del Seminario e la Biblioteca Comunale, Palermo, Sellerio 1992 (Museo, 4), pp. 21-22.

v. anche

  • I. B. De Grossis, Catanae Sacra, Catanae 1654, p. 268.

La storia della controversia è riportata in

  • G. Nicolosi Grassi, Il Liber privilegiorum del capitolo e lo Studium di Catania, in Chiesa e Società in Sicilia. I secoli XII-XVI. Atti del II Convegno Internazionale organizzato dall’arcidiocesi di Catania (25-27 novembre 1993), a cura di G. Zito, SEI, Torino 1995 (Storia), pp. 123-135:128.