|
Divisa casalis Benbark |
||
Varianti |
/ |
||
Identificazione |
Il rahl ibn barka (casale di Ibn Barka) è stato identificato da Vincenzo di Giovanni nel feudo La Varca. |
||
Ubicazione |
Verosimilmente situata nella zona di contrada Guastanella, poco a nord-ovest di Monte Jato: IGM, s. 25/V, S. Angelo Muxaro, f. 267, sez. III-NO.
|
||
Traduzione |
La divisa del casale Benbark inizia dal luogo in cui si congiungono due fiumi, il fiume Felu e il fiume Uzen, dall’estremità del vallone chiamato Pera dove sono i machazen, sale lungo il vallone fino al piede della via, sino alla piccola cresta, sino all’aia, sino ai confini della coltivazione del figlio di Randi; e sale al lago, alle pietre piantate che sono presso il pereto; e va alle rovine che si trovano nella grande collina. Va allo stretto dove cade l’acqua, sale alla sommità della cresta e va lungo questa flettendo a settentrione del monte sino all’inizio di Coleya; scende da qui all’inizio del bosco del figlio di Dikcen, sino alle pietre bianche e scende quindi alla terra gialla lungo la cresta fino al luogo chiamato Coda d’Ariete; va scendendo fino al vallone Hanneuye lungo il vallone fino al fiume Buchabid, e sale al corso d’acqua del vallone chiamato Pitra. Qui terminano i confini. La superficie è di 120 salme, tra lavorabili e non lavorabili.
|
||
Descrizione |
La circoscrizione era delimitata dalla congiunzione del fiume Balletto-Desisa col fiume Iato, situata nei pressi di un vallone dove erano posizionati dei machazen (“Al Makhazin” in arabo indica un edificio protetto da soldati, in cui la gente depositava oggetti di valore: un antico Monte dei Pegni?). Il territorio doveva essere prevalentemente pietroso e boscoso: le numerose indicazioni di creste, rovine, pietre piantate o bianche spiegano perché la sua ridotta superficie fosse indicata in 120 salme “inter laborabiles et non laborabiles”. E' probabile che il toponimo vallo Hanneuye indichi una località in cui veniva coltivata la pianta dell'hennè. |
||
Notizie |
La circoscrizione è descritta nel rollo del 1182.
|
||
|