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Divisa Iatini |
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Varianti |
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Identificazione |
La definizione del territorio e il toponimo stesso sono ancora oggetto di controversie. Sulla base delle indicazioni fornite dal rollo La Corte sostenne che “la divisa Iatini o, come anche si disse, Iatinae fu, contrariamente a quel che altri ha potuto pensare, il territorio stesso attorno a Iato”; lo studioso continuava affermando:
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Ubicazione |
L’esatta ubicazione del toponimo resta tuttavia incerta: se ad esempio Vincenzo Di Giovanni aveva ipotizzato una località sita tra Portella d’Atuzzo e Case Casale, fra Belmonte Mezzagno e S. Cristina Gela, più recentemente Ferdinando Maurici ha proposto la zona fra Partinico e S. Giuseppe Jato.
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Traduzione |
La divisa Iatini inizia dalla parte orientale dalla sorgente grande e va verso le pietre delle Api, fino al fiume, fino alla sorgente Hasa. Dalla parte meridionale il confine va lungo la via della sorgente Asa, fino alla via che conduce a Usen, sino ai mulini di Usen. Il confine occidentale va dal fiume Felu fino a Buchabe, fino alla fonte Elisiar. Il confine settentrionale infine va dalla via che da Mirto conduce a Palermo, fino alla cima del monte che è detto Marsus, fino alla fonte degli Avvoltoi, sinchè ritorna alla via di Palermo. Chiusura dei confini. |
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Descrizione |
Seguendo le indicazioni del rollo la divisa aveva in comune con le circoscrizioni di Benbark e Desisa il fiume di Balletto-Desisa, nel quale confluiva un torrente discendente da Iatina e si estendeva a settentrione fino alla via che da Mirto portava a Palermo e fino al monte Marsus, mentre ad oriente confinava con Gar.
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Notizie |
Una prima notizia di Iatina, riportata da La Corte, si incontra nei diplomi di assegnazione delle diocesi di Agrigento e Mazara (1093), in cui si parla di una divisionem Iatinae. La circoscrizione è attestata nel rollo del 1182.
Il luogo, che nel 1258 è concesso ad un gruppo di Armeni, scompare definitivamente sui primi del XIII senza lasciare alcuna traccia di sé. |
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