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Divisa Elcumeit |
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Varianti |
Casalis Elcumeit, Cumait, Cumeyta. |
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Identificazione |
Il territorio è identificabile con l’odierno Feudo Montaperto. |
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Ubicazione |
Zona di Monte Kumeta: IGM, s. 25/V, Piana degli Albanesi, f. 258, sez. I-NO.
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Traduzione |
Divisa Elcumeit. [Il confine] dalla parte orientale va lungo il fiume di Maganoce, si separa dal fiume nel guado e sale al vallone chiamato Callele, sale alla cresta del monte che c’è sopra Beluyn; dalla parte meridionale il confine va dalla collina predetta per il condotto d’acqua sino a che raggiunge la pietra del figlio di Nichiforo, lascia la pietra e va in linea retta sino alla grotta di Chalef; dalla parte occidentale va dalla grotta di Chalef sino alle pietre che si trovano nel luogo chiamato Durhelchibes, alle pietre Sel, al fiume grande, si separa dal fiume e sale al luogo chiamato Nadur sino al monte; la parte settentrionale è costituita dal monte. Chiusura dei confini. |
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Descrizione |
Il territorio era delimitato a oriente dalla parte iniziale del Belice destro, dal vallone Canelle e dalla montagna sovrastante Beluyn - forse il Pizzo dell’Aquila - mentre a sud il confine era contraddistinto da un condotto d’acqua, dalla grotta di Chalef e dalla catena montuosa tra Jato e Maganoce nel tratto Rocca della Ginestra – Spirdata – Monte Cometa. |
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Notizie |
La circoscrizione è attestata nel rollo del 1182.
La divisa Elcumeit e il casale omonimo erano probabilmente centro di un esteso vigneto (ar. al-kumayt, vino scuro); il toponimo ricompare come territorio diviso in due parti in un documento del 1296, in cui una metà risulta appartenente a Pinus de Montaperto - da cui anche l’attuale nome di feudo Montaperto - e l’altra a Ruggero di Mastrangelo cavaliere di Palermo, il quale nel novembre del 1306, farà però atto di rinuncia del casale Cumeita e della tenuta Darkibire precedentemenete concessigli in enfiteusi dall’arcivescovo Benvenuto di Monreale.
Scompare poi nella documentazione monrealese sino al fino al 1556, quando è descritto come montagna della Cometa.
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Per la descrizione dettagliata di Elcumeit nel secolo XVI v. Archivio Storico dell’Arcivescovato di Monreale, C3 s24 B2445 F228.
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