Storia agraria
Una panoramica completa delle acquisizioni del settore storico-agrario è offerta dalla
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Storia dell’agricoltura italiana, opera in cinque volumi realizzata su iniziativa della Rivista di storia dell’agricoltura (Storia dell’agricoltura italiana, 5 voll., a cura dell’Accademia dei Georgofili, Firenze, Polistampa 2002).
Si segnalano anche due contributi di orientamento generale:
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I. Imberciadori, Per la storia agraria, in Rivista di storia dell’agricoltura, 16 (1976), pp. 7-75.
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M. Cattini, M.A. Romani, Tendenze e problemi della storiografia agraria europea, in Rivista di storia dell'agricoltura, 27 (1987), pp. 25-52.
Particolarmente interessanti i contributi offerti da
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G. Sergi, Storia agraria e storia delle istituzioni, in Medievistica italiana e storia agraria. Risultati e prospettive di una stagione storiografica. Atti del Convegno di Montalcino (12-14 dicembre 1997), a cura di
A. Cortonesi e M. Montanari, Bologna, Clueb 2001 (Biblioteca di storia agraria, 18), pp. 155-164:155.
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P. Jones, Per la storia agraria italiana nel Medioevo: lineamenti e problemi, in Rivista Storica Italiana, 76 (1964) 2, pp. 287-347; ora in Id., Economia e società nell’Italia medievale, Torino 1980, pp. 191-247:199.
- V. Fumagalli, Note per una storia agraria altomedievale, in Studi Medievali, IX, 1 (1968), pp-359-378:367.
Lo stesso Jones ha ribadito che, sebbene l’economia rurale italiana del pieno e tardo medioevo presenti aspetti e tendenze comuni al resto dell’Europa occidentale, le linee generali della storia agraria restano soggette alle variazioni locali, sollecitando lo storico a tener conto delle differenze regionali, cfr.
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P. Jones, Una grande proprietà monastica nella Toscana medievale: Camaldoli, in
Id., Economia e società nell’Italia medievale cit., pp. 295-315:295-296.
Per un quadro d’insieme della contrattualistica altomedievale si possono vedere i saggi riuniti in volume di
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B. Andreolli, Contadini su terre di signori. Studi sulla contrattualistica agraria dell’Italia medievale, Bologna, Il Mulino 1999.
Sulle scritture altomedievali di grande efficacia sono le considerazioni di
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P. Cammarosano, Storia dell’Italia medievale. Dall’VI all’XI secolo, Roma-Bari, Laterza 2001, pp. 113-184.
Sul rilievo delle dispute confinarie locali nel contesto delle interazioni politiche di scala maggiore cfr.
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S. Lombardini, O. Raggio, A. Torre, Premessa a Conflitti locali e idiomi politici, in Quaderni storici, 21 (1986), pp. 681-685.
Sul tema dei rendimenti cerealicoli, indicato da Slicher Van Bath come attributo fondamentale per la storia dell’agricoltura, mancano serie documentarie d’epoca medievale in grado di affrontarlo con criteri statistici, e particolarmente arduo appare quindi rintracciare dati in merito al rapporto tra superficie e prodotto. È invece possibile reperire qualche informazione sulla relazione semente/prodotto, ma anche in questo caso al di fuori da ogni serialità.
Su questi argomenti cfr.
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V. Fumagalli, Rapporto fra grano seminato e grano raccolto, nel polittico del monastero di S. Tommaso di Reggio, in Rivista di storia dell’agricoltura, 6 (1966), pp. 360-361.
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M. Montanari, Tecniche e rapporti di produzione: le rese cerealicole dal IX al XV secolo, in Le campagne italiane prima e dopo il Mille. Una società in trasformazione, a cura di
B. Andreolli, V. Fumagalli, M. Montanari, Bologna, Clueb 1985, pp.43-68, in part. le pp. 45-47.
v. anche la magistrale sintesi di
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B.H. Slicher Van Bath, Storia agraria dell’Europa occidentale (500-1850), Torino, Einaudi 1972 (Piccola Biblioteca Einaudi, 173).
Un contributo generale sui sistemi economici e produttivi delle badie medievali è offerto da
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G. Salvioli, Il monachismo occidentale e la sua storia economica, in Rivista Italiana di Sociologia (1911), pp. 123-156.
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